Attorno al 1900 Ortisei in Val Gardena non era solamente nota per la scultura di Statue, bensì anche per la realizzazione di Altari scolpiti nel Legno. All’epoca non passò una settimana senza che un Altare creato in Val Gardena iniziò il viaggio verso una destinazione generalmente lontana. In molti Paesi del Mondo la Val Gardena ascese a sinonimo d’arte sacra storica. La Costruzione di Altari appartiene infatti ai capitoli più affascinanti della recente storia dell’arte altoatesina. Nonostante l’enorme successo degli Scultori di Statue e Altari attorno al 1900, la storia dell’arte ebbe spesso pregiudizi a riguardo degli imprenditori della Val Gardena. Dal punto di vista artistico si ebbe un notevole arricchimento con la fondazione della scuola di disegno, realizzata in nome del regime imperiale. Il primo maestro d’arte di questa struttura fu Jakob Sotriffer, nativo della Val Gardena.
A partire dal 1850 alcuni giovani gardenesi proseguirono gli studi alla famosa Accademia d’Arte di Monaco di Baviera. Il capoluogo bavarese era il centro della pittura nazarena. A parte alcune eccezioni, fino a questo punto non esistevano scultori nazareni. La trasmissione dell’estetica nazarena dal quadro bidimensionale alla Scultura tridimensionale divenne il dominio degli Scultori Gardenesi.
Nel corso del 19° Secolo la richiesta e la distribuzione dell’Arte Sacra in tutta l’Europa divenne sempre maggiore, crescendo in modo esponenziale. La conseguenza fu un’ondata di giovani intraprendenti che impararono l’Arte della Scultura ed acquisirono anche delle buone capacità imprenditoriali.
Quest’enorme crescita fu sostenuta dall’ottimale collegamento alla rete ferroviaria e stradale dell’Impero Austro-Ungarico. Senza il connubio del potenziale creativo-artistico e delle ottime condizioni economiche di base, la storia di quest’artigianato probabilmente non avrebbe avuto una tale evoluzione. Fu così che negli anni settanta del 19° Secolo sorsero diversi Istituti d’Arte, i quali commercializzarono abilmente le loro Creazioni; la destinazione prevalente fu l’Impero Austro-Ungarico, ma anche oltre questo confine. Molte creazioni gardenesi furono trasportate attraverso i porti di Trieste, Genova, Rotterdam ed Amburgo verso le più svariate destinazioni nel Mondo.
La grande concorrenza che si formò in questo modo tra le numerose imprese, ebbe come logica conseguenza un’elevata qualità delle opere.Alcune delle imprese importanti che impiegarono oltre venti artigiani erano: Ferdinand Stuflesser Petlin, Josef Rifesser da Stufan, Leopold Moroder da Scurcià, Dominik Demetz da Janmeine, Ferdinando Demetz da Cademia, Corrado Martiner e Josef Riffeser. Anche ditte specializzate in precedenza nella produzione di giocattoli in legno, passarono man mano alla realizzazione di Arredi Sacri in Legno: Ditta Insam & Prinoth (Insam e Prinoth) con sede a St. Ulrich Tirol / Ortisei come anche a Norimberga, ditta Johann Baptist Purger (J.B.Purger), ditta Senoner Costa, ditta Mauroner da Gustin, Josef und Dominik Moroder, Gebrüder Moroder con sede in Val Gardena e Offenburgo (Laboratorio per Arte Sacra fratelli Moroder) ex ditta Franz Josef Simmler (Offenburgo), ditta Mahlknecht (Ingenuin Mahlknecht e più tardi Giovanni Battista Mahlknecht), ditta Francesco Moroder, ditta Runggaldier da Janon (Giov. Dominik Runggaldier), ditta Leopold Moroder.
Nel 1906 si parlò anche di una creazione di un consorzio per una comune pubblicità, controllo qualità e determinazione di prezzi. Tale progetto peró non si rese concreto. Il comitato organizzatore del progetto era messo insieme da: Alois Kostner, Ignaz Insam, Ingenuin Testor, Josef Rifeser, Franz Anvidalfarei, Ferdinand Stuflesser, Josef Obletter, Franz Irasek, Ferdinando Perathoner, Giovanni Battista Moroder, Konrad Pitscheider e Josef Riffesser. Nell’anno 1910 diversi imprenditori gardenesi si associarono creando la „Produktiva“ (primo consorzio produttivo di creatori d’Arte Sacra ecclesiastica di Ortisei in Val Gardena). Ferdinando Demetz per esempio fondò addirittura una Scuola-Laboratorio d’Arte sua. Inoltre numerosissime immagini, modelli originali provenienti da vecchi laboratori e depliant, rendono l’idea della vastità della produzione di questo periodo.
La Prima Guerra Mondiale e il crollo della Monarchia del Danubio segnarono la fine della maggioranza di queste ditte. Il periodo più propizio era oramai passato. Solamente poche imprese, quelle più decise e intraprendenti, riuscirono a sopravvivere questo periodo di crisi. Incominciò la ricerca di nuovi mercati e clienti per poter continuare la strada di successo della Costruzione di Altari in Legno iniziata. La più antica delle imprese ancora attive è la ditta Ferdinand Stuflesser 1875 che continua dal 1875 a scrivere la preziosa storia di quest’Arte.
Elenco delle ditte storiche non più operanti: